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Mondo Marcio è un rapper milanese di 19 anni che in questi giorni ci martella con il suo hit "Dentro alla Scatola"; quella canzone lì con quel bel ritornello orecchiabile "ero solu un bambinooooo, un bambinooo".
Lo martellano su tutte le radio e mi passa a cannone su MTV e AllMusic.
E bella lì.
Amo l'hip-hop da quando è nato, ma parlo di hip-hop eh, non di certe brutture da classifica o certe reinterpretazioni tutte all'italiana, anche se devo ammettere che al genere mi ha avvicinato (ma ero goivine e imberbe) il buon Jovanotti.
Ma questo è un discorso che mi riservo di approfondire un'altra volta.
Torniamo a bomba.
Il ragazzotto viene osannato su diverse riviste musicali (Rolling Stone su tutte) come il rappresentante di una certa infanzia vissuta al limite, delle inquietudini che riesce a trasmettere un adolescente che nonostate l'età ne ha viste di cotte e di crude.
Pare sia stato in prigione, sia stato strappato alla famiglia dall'assitenza sociale milanese e che vivesse per strada vendendo fumo.
Un rapper "vero" insomma, degno rappresentante delle pure radici dell' Hip-Hop d'oltreoceano.
La sua stessa canzone racconta il suo passato e i disagi vissuti, e lo fa tutto sommato con una discreta arte. Non c'è che dire.
Peccato che come al solito non se ne accorgerà nessuno, e che rimarrà nei più al limite solo il ritornello molto orecchiabile.
Ricordo qualche anno fa che vedendo un festivalbar durante una cena a casa di un'amica laureata in filosofia, che notavamo che tutto il pubblico cantava, saltava e ballava il rotornello della canzone "Mary" dei Gemelli Diversi (ecco questi qui no). Una canzone che raccontava un episodio di violenza familiare.
Io "trovo quantomeno triste che l'arena di Verona salti e balli su una canzone che parla di una cosa tanto triste."
Lei "sì è davvero strano"
Io "beh no. Il 90% dei presenti manco sa di cosa parla la canzone"
Lei "dai è impossibile"
Io "Fai un esperimento. Domani in ufficio chiedi a tutti di cosa parla"
Il risultato è stato scontato e la percentuale da me pronosticata tutto sommato rispettata.
E la mia amica, che ha passato buona parte della sua vita a studiare e a credere nell "uomo", non era molto contenta :)
certo che i culi freddi potevano anche risparmiarsela, sapendo come sono incazzevoli su queste cose quegli altri
si chiama rispetto...