martedì 30 ottobre 2007

In viaggio



...back on monday

La Barzelletta Che Fa Ridere Solo Me (44)

"Dottoressa, ho un'erezione continua, giorno e notte, 24 ore al giorno!!! Mi può dare qualcosa?"

"Vitto, alloggio e 1.000 euro al mese, di più non posso!"

Don't Believe The Hype

Nel 1988 i Public Enemy cantavano Don't Believe The Hype, ovvero Non Credere nella Montatura perpetrata dai Media.

Certe notizie, certi fatti, paiono andare di moda; paiono avere un momento di vampata che sembra che poi ne accadono un botto tutti uguali.

Un cane morde una bambina a Velletri ? Ecco che nei giorni successivi almeno altre 20 bambine vengono morse da altrettanti animali. Un anziano viene rapinato da un falso messo comunale a Gerenzano ? Ecco che in tutta la penisola sono 122 gli anziani che ogni giorno vengono brutalizzati da persone che si fingono qualcun altro.

Giusto stamattina ascolto la radio e sento un veterinario che racconta che di casi di mucca pazza ce ne sono ancora, qualcheduno ed isolato, solo che non fa più notizia. Lo stesso per quanto riguarda l'influenza dei polli che dice essere un problema ciclico, che si ripresenta a fasi alterne e che tutto sommato c'è sempre stato. Solo, dice lui, non ha più tutta quella eco sui media.

A parte che qui si dovrebbe aprire un capitolo sulle annunciate pandemie che hanno in fin della fiera ammazzato meno persone del mondo di quante ne ammazzi tutti gli anni la banale influenza invernale, ma questo è un altro discorso.

Ti chiedi come si faccia a scegliere le notizie. E come mai poi tutti vanno a ruota.
Come mai si parla ad un certo punto di cani che uccidono, visto che a quanto pare (e purtroppo) succede spesso ?
E come mai poi tutti dietro a pubblicare decine e decine di casi del genere per qualche giorno/settimana, per poi spegnere il tutto nel nulla ?

Tipo che l'altro giorno al bar, non trovando null'altro che La Prealpina (il giornale locale di Varese e Provincia, che trova nei necrologi le pagine più lette di sempre) , mi sono costretto a leggere notizie e notiziuole dei paeselli dell'Insubria sperando di trovare qualcosa di più interessante del gatto di qualcheduno finito sulla pianta di kiwi di qualcun altro che, incazzatissimo, si sfoga sulle pagine del quotidiano minacciando ricorsi alla magistratura e lanciando anatemi agli amanti di animali tutti.

Ad un certo punto un piccolo (piccolissimo) trafiletto attira la mia attenzione:

Anziano soffoca compagno di stanza in Ospizio
"Russava e non mi faceva dormire"

Cazzo. Leggo. Inorridito.
In cinque righe cinque si racconta la storia di un uomo di 82 anni (!!!) che logorato dal fragoroso russare del quasi coetaneo compagno di stanza che lo teneva sveglio da innumerevoli notti, ha deciso di soffocarlo premendogli un cuscino sulla faccia.

Minchia. Lo ha ammazzato.
Un anziano. In un Ospizio di Vergate sul Membro (VA) o chessoio.

E hanno scritto cinque righe in un box lasciato a languire in fondo alla pagine di "Cronache del Varesotto".

Sono rimasto basito. Sul serio !!
Come minimo è una cosa da prima pagina, da servizi in tutti i giornali.

Come minimo il TG5 doveva dedicarci un'intera edizione e....

Ah no... niente tette... niente gossip... niente culi...

Doveva essere una cosa tipo "Anziano gay, parente di Cristiano Malgiolio, soffoca...", e lì si che i titoloni..

Ecco perché.

lunedì 29 ottobre 2007

TecnoSciura*

Sei in fila alla cassa dell'IPER, al nuovissimo Centro Commerciale Belforte.

Fa un caldo maledetto. Visti i primissimi freddi questi hanno accesso gli scaldini a paletta, per permettere ai loro addetti di lavorare in polo, dimenticandosi che la gente entra nel centro commerciale in piumino. E suda.

Io sudo. E sbuffo. E sto diventando ancora più insofferente del solito.

Ma questa è un'altra storia, anzi in effetti non c'entra un tubo, e comunque ne avevo già parlato.

Comunque sono in coda, e sento alle mie spalle una voce di donna che dice:

"Hai riavviato il router ?"

Mi giro al volo, primo perché la voce è di donna (che, passatemelo, fa strano visto che quantomeno statisticamente le donne tecnologiche non sono molte, e non c'è nulla di male in questo) , e secondo perché la voce è di Donna, al primo ascolto di una certa età, e non certo di una ragazzina.
Mi giro anche perché delle volte è buffo ascoltare i problemi tecnologici degli altri (e sforzarsi per non intervenire quando sparano Enormi Cazzate, ma anche questa è un'altra storia sulla quale un giorno mi cimenterò..), e quindi lo faccio con quel sorrisino lì, di quello che sa, di quello che si diverte, ed in ultima analisi di quello pronto a ridere delle tecnovaccate che ascolterà.

Continua a leggere »


Trovo una bella signora, di quell'età indefinibile che è sopra i 60 ma non ancora 70. Vestita come dovrebbe essere, capello canuto, corto e ben tenuto che invece mi prorompe in un:

"Il led della linea è andato su? Come cosa vuol dire ? È quello con scritto ADSL. È verde. Prima lampeggia e poi rimane fisso"

Soccia, penso io, questa qui non mi è mica sprovveduta, anzi.

"Ok, ora guarda il led (LA LUCINA!!) con scritto TX. Lampeggia?"

Cazzo, ne sa a pacchi. Sono intimorito.
Ma lei continua.

"Non lampeggia ? Allora c'è la portante ma c'è qualche problema di autenticazione in centrale"

MECOJONI !!!

"Quindi se non ha cambiato le impostazioni e la login (e se non lo hai resettato duro)..."

HA DETTO "DURO". Resettato "duro" !!! Miii è troppo da chi ne sa un bel po' !!!

"... devi chiamare il numero dell'assistenza e farti aprire un guasto. Sì.. digli che il router si allinea ma non si autentica... sì, digli così. Bon, fammi sapere eh. Ciao"

Chiude il cellulare e lo ripone nella borsetta (anch'essa molto da Sciura*).

Io la guardo sbalordito. Anzi la fisso. Forse un po' troppo. E forse devo avere una bella faccia da ebete perché lei se ne accorge e mi fa lo sguardo " 'zzo vuoi ?" che mi costringe a fingere di guardare ovunque tranne che lì.
Ma è il mio turno alla cassa. Pago e me ne vo.
Ma prima di dileguarmi non ce la faccio, e la fisso pericolosamente ancora per un po'.

Minkia, avrei un sacco di domande da farle !!!
Ho la curiosità che è salita alle stelle, ha toccato l'apice e continua a fare DING, come quei giochi con i martellone che si vedono nei Luna Park di Happy Days.

Chi era ? Un ingeniere in pensione ? Un premio Nobel en travesti ?
E a chi parlava ? Altro anziano che si sta lanciando nella tecnologia ? O al figlio ? Al nipote ??

Cazzo che scimmia. Io la devo ribeccare. Io devo sapere. DEVO...

P.S.
Ma nel manifesto che ho messo come foto, che ho trovato in google digitando "tecnologia anziani" non pare che il vecchietto faccia la linguetta libidinosa tipo il miglior Fantozzi mentre mi smanaccia la tipa ? O sono malato io ??


*Sciura: in dialetto Lombardo sta per Signora

La Barzelletta Che Fa Ridere Solo Me (43)

Per 10 anni ho dovuto sopportare le mie zie che ai matrimoni di fratelli e cugini, si avvicinavano con un sorrisetto e dandomi una pacca sulla spalla, mi dicevano:

"Allora, sarai tu il prossimo?"

Poi ho iniziato a fare lo stesso ai loro funerali.
Ed hanno smesso.

giovedì 25 ottobre 2007

Consuma un'arancia al giorno

Quando posso, faccio colazione in Autogrill.

Un po' perché è comodo, con tutta quella cortesia, la disponibilità e l'innegabile ampio parcheggio. Un po' perché c'è il menù cappuccino che preso con il succo ACE è innegabilmente conveniente.
E un po' pure perché hanno il Pain au Chocolat, il trionfo della briosc surgelata su ogni genere di freschezza.

Da tempo loro spingono sulla spremuta, e hanno quella macchina lì che butti tutto dentro senza sbucciare e "hop", da una parte esce il succo e dall'altra le arance spolpate.
Figata :)

Ma stamattina c'era un cartello appeso al soffitto, con una campagna in collaborazione nientemeno con il Ministero della Salute:

Consuma un'arancia al giorno

e a seguire tutto un elenco di innegabili proprietà del rigonfio di vitamina C frutto.

Dopo le mele, che sappiamo tutti levarci dai maroni medici e affini, anche le arance spaccano come non si può.
Sorrido, e tanto ordino l'ACE che la spremuta a me mi si piazza sullo stomaco e mi fa fare quei rutti l', quelli con il ritorno, acidi acidi che rischi di spruzzare qualcheduno ottenendo un simpatico effetto alla sangue di Alien.

Gusto il tutto e poi mi fermo a pensare al verbo "Consuma".
Non mi piace, mi suona strano.

Il Garzanti mi dice che "consumare" è, prima di tutto "far scemare o logorare con l'uso; esaurire, terminare". E mi immagino uno che prende un'arancia e la consuma, la rovina, la strascica per terra, ci da dentro con una lima bastarda, la brucicchia con l'accendino, ci salta sopra, la tira contro un muro e alla fine prende il cadavere consumato e liso e lo seppellisce.

Quella parola proprio non mi piace.
Certo, pure "Mangia un'arancia al giorno", boh.. non era un granché.

Ma allora perché non usare un linguaggio un po' più gggiovane (ma nemmanco tanto) e prorompere in un bel

Fatti un'arancia al giorno

Dai "fatti" è meglio. Vuol dire tutto e niente.
Va dal mangia, al bevi a "infilatela nel culo".
Ci sta.

mercoledì 24 ottobre 2007

Piccoli Gattini Crescono



Ed eccoli, sempre più cresciuti, il Gattino Ender (quello bianco e rosso) ed il Gattino Puck (beh... quell'altro no?)

Le due gioie del papà :)

La danza dei numeri

Succede spesso che l'azienda per cui lavori, e che ti ha appioppato un teRRiBBile Cellulare Aziendale, cambi tutti i numeri in un colpo solo.

Magari c'è una bella offerta per le reti aziendali di uno degli operatori, una di quelle alle quali non si può rifiutare, magari anche un po' stracciamutande, ed ecco arrivare una bella pletora di numeretti (di solito) sequenziali.

Siccome sappiamo bene che nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma come ci ha insegnato il buon Lavoisier, ma anche e soprattuto che non si butta via niente, dette compagnie sono use riciclare i numeri (che sono per definizione finiti, o almeno credo) per tutti i secoli dei secoli, ad libitum e amen.

Eccomi quindi proprietario di un nuovo numero, e fin qui tutto bene, mi si dirà.

Ma come tutti i telefoni aziendali è ERESIA, quantomeno per il sottoscritto, tenerli accessi fuori dall'orario di lavoro. Si spegne subito quando si è deciso che il tempo da immolare alla professione che in fin della fiera ha l'unico scopo di pagarci il tempo libero è bello che esaurito. E senza troppi rimorsi.

E anche fin qui tutto bene.

Così facendo però si tiene scollegato l'apparecchio durante il periodo normalmente dedicato dai più alla vita sociale, allo scambio di messaggi e alle comunicazioni più disparate.

Ecco, sono tre settimane che ricevo i più disparati SMS e messaggi lasciati in segreteria telefonica; che sono una bella palla.

Il tizio (o i tizi) che ha posseduto prima del sottoscritto tale numero doveva essere uno con una gran vita privata, di quelle articolate ed anche un po' rocambolesche.

Vado alla spiega:

Segreteria dell'altra mattina
Salve, sono il direttore della banca. La sto cercando da settimane per chiudere quella cosa. Si faccia trovare !
Uhmamma che brutto quando ti cerca un direttore di banca.... di solito sono sempre granCazzi.

Ancora la segeretria
Buongiorno sono l'avvocato Filini. Le ricordo il nostro appuntamento, veda di non mancare.
Marò... pure l'avvocato. Se non sono razzi amarissimi questi...

SMS
Ciao sono Corinne, la mamma di Eric. La partita di Basket è fissata per lunedì prossimo alle 15.
Dunque dunque... O è un messaggio in codice da una qualche amante, oppure il tizio in questione mi ha pure figliato. E il figlio gioca a basket. Buono.

Segreteria
Pronto ? Pronto ???!?! Ma non risponde mai a questo numero ?? Allora ?? Mavaff...
Dunque, facendo delle congetture azzardatissime questo tizio è nei guai con la banca, con la legge, e quest'ultimo qui come minimo è uno a cui deve dei soldi.

La storia si sta facendo sempre più affascinante.

Se non che l'altra mattina arrivano a raffica un quattro SMS, scritti probabilmente nella notte.
1. Ma lo sai che hai degli occhi stupendi ? :*
2. Dai rispondimi, non farmi stare in attesa così.
3. Ti sto pensando. Sei troppo fantastica !!
4. Allora dai... rispondi.. non fare la bidonara :(
Dunque. Questo caso lo isolerei. Questo è il classico caso della tipa che da un numero di cellulare finto ad un tipo insistente.

Al quinto SMS, con una cosa del tipo "Dai chiamami", ho dovuto rispondere.

"Hai sbagliato numero. Sono un uomo, 1 metro e 85 per 100 e passa Kg. E sono incazzato come un calabrone."

Nessuno rispose....

martedì 23 ottobre 2007

Ma sarò scemo io o....


Oppure questa immagine con il piffero che la si può vedere girare pure in senso orario come dice questo qui ?

lunedì 22 ottobre 2007

La Sindrome del Pilota d'Aereo

Marò che periodo... Professionalmente parlando quantomeno.

Sono rimasto solo a gestire tutto l'EDP di un'azienda che sta cercando di superare una pesante crisi, e prima eravamo praticamente in 5.

É tutto un telefono che esplode, email che esplode, richieste a raffica , e quant'altro. Richieste che vanno dalle spelare un cavo fino a scrivere un programma urgentissimo per la trasmissione dei dati all'Agenzia delle Entrate. Passo quindi dallo stare sotto alle scrivanie, a spostare mobili e a dialogare con il Ministero in uno schiocco di dita.

E mi sento sotto pressione mica da ridere.

Giusto qualche tempo fa mi avevano girato questo articolo, che sostiene che in generale chi fa il mio lavoro subisce lo stesso quantitativo di stress che torchia un pilota d'aereo.

Ai tempi lo avevo bollato con un "mavacagher" roboante, ma soccia.. mi devo ricredere.. e di bella !

Ne cito un passo:
La causa principale di questo stato, secondo un professore di psicologia dell'Università del Michigan, è da ricercarsi nell'accumulo di più responsabilità in una persona sola e nel fatto che, se il sistema It perde affidabilità, a rimetterci è l'azienda nel suo intero. In una condizione che non ha soluzione di continuità e perdura per 24 ore nell'arco dei sette giorni. Fatte le debite proporzioni, il Cio si sente come il pilota di un aereo, con nelle proprie mani il destino altrui.
Ed anche:
praticamente tutti i Cio sentiti hanno rivelato di ricevere domande e richieste di intervento dalle più disparate fonti, anche in relazione a problemi ritenuti banali
In pratica questo avvalora quella famosa tesi per la quale tutti i "tecnici" all'interno di un'azienda hanno un atteggiamento acido, strafottente e perennemente incazzosetto.

Ci credo (ed in molti mi capiranno): per tutti quelli che telefonano il fatto che la mail abbia fatto "pling plong" invece di "pling pling" è un fatto urgentissimo, che va risolto subito !!!!

Ed è inutile spiegare loro come mai la risposta sembra arrivare direttamente da un cane idrofobo e molto, MOLTO incazzato.

Avevo pensato di stampare quell'articolo ed affiggerlo in sala caffè, sperando in un po' di comprensione... Ma è tutto inutile.

Ci vuole solo un fucile a pompa. O un lanciafiamme...

La Barzelletta Che Fa Ridere Solo Me (42)

Al reparto alimentari si presenta un omino di Cinisello con faccia da pignolo e piantagrane, e chiede al commesso mezzo cocomero.

"Un momento solo signore, devo chiedere una cosa al responsabile".

Il commesso si avvia verso gli uffici direzionali senza accorgersi che il cliente lo segue.

Entra nell'ufficio del responsabile e prorompe:
"Direttore, c'è un cretino di la' che mi ha chiesto mezzo cocomero".
Cenni disperati del responsabile, che ha visto il cretino in questione.
Il commesso si gira e, senza fare una piega, dice:
"E poi ci sarebbe questo gentleman che sarebbe interessato a prendere l'altra metà".


Risolta la situazione, il responsabile e il commesso si ritrovano da soli nell'ufficio:
"Giovanotto", dice il direttore, "stava per combinare un bel disastro, ma non ho potuto fare a meno di ammirare il sangue freddo con cui ne è uscito fuori.
Vorrei sapere qualcosa di più sul suo conto. Come si chiama?".

"Mi chiamo Pasquale Quagliarulo, signore, e vengo da Napoli, città di grandi calciatori e grandi mignotte".

Il direttore: "Mia moglie è di Napoli......".

"Ah, si'? E in che ruolo gioca?".

(@ by VoitureCafe')

venerdì 19 ottobre 2007

Edicola

Da sempre ho un'attrazione morbosa per le edicole.
É una cosa che mi porto dietro fin da piccolo, quando ero già un avido lettore di fumetti.

Che bei ricordi con il Corrierino dei Piccoli, La Pimpa o il Giornalino. Quanti pomeriggi passati a leggere e a rileggere le storie.

Ma non solo ! In edicola c'erano tutti quegli affari lì che potevi costruire, o cose da montare e costruire. Addirittura ti regalavano i fiori da piantare e altre cose astruse.
Era, per me giovine pampino, una sorta di Paese dei Balocchi, una fiera delle fiere, un mondo ricco di nuovi giochi.

Casso ma chi si ricorda (e varda che bisogna avere un po' di annetti sulle spallucce eh) di quella rivista pseudo-ufologica che regalava una sorta di sacchettone nero di plastica leggerissima, delle dimensioni tipo di un mega sacco della spazzatura, che gonfiavi e poi scaldandosi con il sole volava tipo dirigibile ? (cit:marrone, senza elica e timone)
Siccome il materiale era fragilissimo si sventrava in fretta, e ricordo che avevo pure tentato di farlo con un sacco della nettezza, che avevo lasciato al sole tutto il pomeriggio, ma che proprio non ne voleva sapere di ergersi in volo.

E tutta una serie di cose così :)

Continua a leggere »


Negli anni questa morbosità da edicola ha raggiunto dei picchi che manco Messner.
Fumetti, riviste di tecnologia ma anche un sacco di Magazine vari, maschili o meno, facevano parte del mio paniere di acquisto settimanale.

Soccia, l'edicolante di quando abitavo in Viale Belforte mi aveva fatto il cesto per Natale !!! E mica uno di quelli spuzzi eh, con magari solo panettone e bottiglia di aceto zuccherato con aggiunta di idrolitina, proprio uno bello! Di quello con la busta di salmone affumicato, le uova di lompo e il burro Soresina.
Quando ho traslocato il pover'uomo era disperato. E ci credo, ai tempi del climax massimo di dipendenza da carta stampata gli lasciavo lì parecchie decine di biglietti da mille (lire) alla settimana.

Con il tempo mi sono dato una regolata. Ma la visita all'edicola riserva al sottoscritto ancora piacere sul filo dell'erotico, dell'onanistico.

E proprio l'altro giorno mi sono infilato "dietro", in quel posto dove una volta si tenevano i pornazzi (Ifix Tcen Tcen !) e quelle riviste lì assurde, magari annuali, dell'uncinetto ed altre cose che boh... di solito stan lì a prendere polvere o ad ingiallire sotto il sole. Per tutti i secoli dei secoli, amen.

Ma ora l'approccio è cambiato, i pornazzi sono sostituiti da DVD in bella mostra all'interno (che oramai siamo tutti emancipati) insieme a quelle assurde raccolte di coltelli d'epoca, pipe, soldatini di ghisa, merletti, lampadine, chiavi e preservativi, anche usati.

Questa ad esempio si chiama "Carp Magazine"!!!! e sì, parla di carpe. Oddio si dirà così in inglese (un po' come si dice serpent o "bisc"), ma il fatto è che è un'intera rivista mensile (sic) dedicata alla pesca delle carpe.

E quella dedicata ai mezzi da cantiere ? Co su tutte le foto di gru, muletti e quei macchinari strani guidati cmq da un uomo di cui non si capisce una ceppa ?

E quella interamente dedicata ai battiscopa ? Dalla scelta alla posa ?
Quella che ti dice tutto, ogni mese !, sul Dècoupage, ovvero l'arte di traferire le immagini su altri oggetti... tipo i trasferelli che c'erano sempre in edicola quando ero bambino.

Minkia, sono trasferelli !!! cosa avranno da dire tutti i mesi ???

Ma poi pensi "vabbè, se ci sono è perché qualcuno le compra".

Ma l'editoria non era in crisi ?

giovedì 18 ottobre 2007

Aiutate un giovine autore

É uscita la versione rieditata a nuovo del capolavoro annunciato di mio fratello, che si è lanciato in una nuova avventura: un'associazione culturale (XII) che è anche una casa editrice ed un gruppo di autori.

Un editore indipendente e no-profit che cerca di promuovere giovani scrittori, artigiani della parola.

Il suo libro è, come è da sempre nelle sue corde, di genere "horror" (poi mi dirà lui quale catalogazione preferisce :P) , visto che i suoi maestri sono da sempre King ("stiven ching") e Koontz e come per'altro dice lui stesso in questa intervista su False Percezioni.

Insomma, l'è ul mè fradel e a l'è tant brau, e il suo libro è in promozione a soli 8,33 euri!

(io ne ho comprate 3 copie)

AppuntiDigitali.it


Gonfio di orgoglio e malcelata vanagloria mi permetto di segnalare qui i miei post su AppuntiDigitali.it
(mi si perdoni)


Grazie per la cortese attenzione :)

mercoledì 17 ottobre 2007

La memoria dei pesci rossi

Si dice che i pesci rossi abbiano una memoria molto breve: riescono a conservare i ricordi per qualcosa come cinque secondi.

Per questo vivono bene anche in ambienti piccoli come gli acquari.

"Oh bello, guarda quante bolle d'aria!"
"Ma queste piante acquatiche sono di plastica?"
"E tutti quegli altri pesci rossi là? Devono essere appena arrivati..."

RESET

"Oh bello, guarda quante bolle d'aria!"

E così via....

Io da tempo uso la scusa della "memoria dei pesci rossi" quando non ricordo la maggior parte delle cose che mi si dicono, soprattutto dal punto di vista lavorativo.
Un numero da ricordare, una persona da richiamare, una mail da inviare, o un appunto in generale comunicatomi magari di fretta sulle scale, sparisce dalla mia memoria breve entro MASSIMO 10 secondi netti. E non torna più.

continua a leggere


Di questo problema di solito avviso amici e colleghi e dico sempre "sì ok, ma tanto non me lo ricordo, mandami dopo un appunto via email/sms/etc."

Ma fosse solo questo... in realtà non ho memoria in generale.
Del tipo che ricordo il testo di un sacco di canzoni, racconto aneddoti di cose capitatemi anni fa, cito a memoria i film indimenticabili, ma non ricordo quasi null'altro.. figuriamoci persone, visi, nomi incontrati anche (non troppo) fugacemente !

Non essere fisionomisti poi è un macello ! Non riconoscendo nessuno, ti sembra di riconoscere tutti !!! E mi capitano delle cose del tipo che magari uno mi fissa un po' mentre sono il fila alla cassa del supermercato e io dopo un po' gli faccio un cenno di saluto.. che non si sa mai... Se il tipo mi guarda sorpreso, giro la testa da un'altra parte e faccia finta di nulla.

Però uno se ne fa una ragione e bon. Non mi ricordo e bon. E se qualcuno mi dice "ma come non ti ricordi quell'estate nel 92 che ci ha presentati Don Semenza al concerto di Drupi ? ... che tu avevi la bandana in testa e giravi con quella strana moto.." ; io sono costretto a rispondere "no guarda mi dispiace ma non ti offendere.... la sai la storia della memoria dei pesci rossi ?".. e di solito me la cavo via così.

L'altra sera però me ne è successa una incredibile.

Esco dal Jappo di Varese e vedo un tipo che mi luma duro.
É fermo al passaggio pedonale; fisso; ritto; incuriosito.
Mi guarda arrivare, con quell'espressione del "ma io ti conosco"

Ora, c'è da fare un'altra premessa. Come ho già avuto modo di dire quelli come me grandi, grossi, rasati e con il pizzettone sono tutti uguali. E mi è capitato sovente di essere scambiato per qualcun'altro (con anche dei risvolti gustosi del tipo "mannò !! tu sei il bassista che ieri suonava alle Scimmie !! quello che poi è andato via con le due coriste di colore !!".. ecco quella volta lì ho risposto "sì ero io", ma di solito non lo sono mai.. ecco), quindi aspetto che il tizio parli per dire "no, non sono io. ti confondi con qualcuno che mi somiglia".

Ma questo persiste. Punta il dito e dice "Ma tu sei mica Luca Cassia che andava all'asilo a Bizzozzero ?"

Prica, sono io.

"Sì in effetti mi chiamo così e andavo in quell'asilo lì... ma perdonami.. tu chi sei ?"

Il tipo si rattrista: "Ma come non ti ricordi ? Sono Luigi. Eravamo inseparabili. Giocavamo sempre insieme e a carnevale ci siamo vestiti tutti e due da messicani con il sombrero. Non ti ricordi di Suor Evelina (che noi chiamavamo tutti Suor Charles Bronson per via dei suoi baffi) e di Suor Lisetta (Suor Groucho Marx, stesso motivo) e di quella gran rompiballe di Suor Savina (Suor Dalì, vedi sopra)?"

Io ovviamente non mi ricordo. Nulla.

Casso ma dei tempi dell'asilo ho solo dei vaghi flash. Cosa avevo ? 4, 5 anni ?
Ho una vaaaagggaaaa immagine del luogo, e delle persone che c'erano.
Come mentula si fa a ricordarsi ?

E poi, hai in mente di cosa uno è cambiato dai 4 anni ai 38 ???
Ero un bambino con tanti capelli biondi e ora sono un colosso sovrappeso senza capelli con la barba di Leonida dal film 300 (o quasi) !

Gli chiedo scusa, visto che non ricordo nessun Luigi.
Anzi, con una coda di paglia lunghissima gli dico che adesso che mi dice sì, mi pare di.. sì dai mi ricordo.

Ma 'sto cazzo, invece.

Alla fine ci siamo scambiati i cellulari, con la promessa di rivederci e di raccontarci gli ultimi 34 anni.

Ma io mi sento lo stesso una merda....

giovedì 11 ottobre 2007

uelcom Alessandro !!

Ieri sera mamma Elisa ha dato alla luce Alessandro !!

Aguri a Elisa (mandala il suo nick) , Mauro e al nuovo arrivato !!

Certo che è un periodo prolifico eh :D

Ovviamente ora partono tutte quelle cose del tipo "se noi avremo una femmina li facciamo sposare" e tutte quelle cose lì che quando ero un bambino (e degli amici de miei genitori avevano avuto una femmina un anno dopo di me) mi facevano imbestialire.

Ti accorgi però che con il passare degli anni le cose che ti sembravano delle Solenni Coglionate e che ti ripromettevi di MAI dire e/o fare diventano così "carrrrRRRRine".

Ecco un altro segno dell'età che avanza (intendo oltre ai peli che smettono di crescere dove dovrebbero e cominciano a crescere dove NON)

Ma questa è un'altra storia....



Ancora auguri :)

lunedì 8 ottobre 2007

Inglish Uords [2]

Sarà che ultimanente il mio lato "maestrina" (ma che potremmo tranquillamente chiamare "saccenteria", visto che di questo si tratta) è più scatenato che mai, ma voglio riprendere un post dove parlavo delle parole utilizzati dagli algoamericani che "sembrano" italiane.

Anzi no, 'sto giro parlo di alcune parole che ho notato essere utilizzate da David Letterman durante il suo Late Show, che ovviamente trattandosi di lingua italiana non potevano che riguardare il cibo.

Ocio, è OVVIO che non sto parlando dei vari "spagheddi" o "lasagni" o "salami" ovvero la buffa pronuncia che hanno di parole di per intraducibili. Parlo dello strano fenomeno di utilizzare vocaboli italiani per pietanze che bene o male hanno un loro corrispondete nella lingua di Albione.

"Prosciuddo"
L'altra sera David raccontava un gustoso aneddoto su una signora che cercava un "Prosciuddo Sandwich". Lì per lì mi pareva strano. Pensavo di aver capito male la parola.
Poi penso "certo per loro magari Ham identifica il cotto, e per quello crudo usano la parola Prosciutto".
In effetti pare sia così: cercando con Santo Google si trovano innumerevoli ricette (!!!) per creare un gustosissimo sandwich al crudo.

"Bologni"
Ieri sera è stata la volta del "Bologni Sandwich" e, inutile a dirlo, Google mi ha dato la stessa risposta. Ma qui ci sta: evidentemente in USA non hanno un salume simile alla Bologna.

Ma poi è arrivata una cosa strana.

"Biscodi"
Orpo qui ci uscivo di testa. Di biscotti ne hanno a bizzeffe, di tutte le fogge e di tutti i gusti.
Mi viene in aiuto Wikipedia, che mi racconta che per gli inglesi i "biscodi" fanno parte dell' "Espresso Bar Experience". Quindi per loro tutto ciè che è italiano (dall'amaretto al bucaneve) è un "biscodi". Anzi no, questo in linea generale; in senso più stretto stanno ad indicare i "Biscotti di Prato", ovvero i cantucci toscani (o cantuccini).

Tutto ciò non può che far riflettere....

Gli inglesi, ed in generale in nord-europei, hanno una sola parola per descrivere prosciutto (ham) ed una sola per il formaggio (cheese).

Mi è capitato all'estero più di una volta una macchietta del tipo che qualcuno mi chiedeva se volevo del formaggio e io rispondessi "che formaggio?" ottenendo come reazione uno sguardo tra il buffo e l'infastidito.

Cioè, a me sembra una domanda normale.

Se è vero che se alla risposta "che prosciutto" si può tendenzialmente rispondere "cotto o crudo" (dimenticandosi le N varianti del solo crudo - dal Parma al San Daniele - e senza entrare nei casini del cotto - dalla Spalla al Praga - ) è indubbio che alla domanda "che formaggio" le risposte possono essere nell'ordine delle centinaia.

Voglio dire, se mi propongono un "Cheese Sandwich" si potrebbe variare dall'aggressivo e molliccio Gorgonzola fino allo stagionato ed arcigno Pecorino, passando da una pletora di sapori, profumi e consistenze che "apriti cielo"!!!

Per gli inglesi invece il formaggio è formaggio, e se vuoi un panino al formaggio quello è. E bon.

Nei posti più ricercati è quindi tutto un "mozarella cheese" o un "provolone cheese". Ma questo nei posti "cool".

Per la gente normale il "cheese" è sempre quello.

E tutto ciò è molto triste... nevvero...

venerdì 5 ottobre 2007

Esercizi di Pronuncia

Tempo fa mi scagliavo contro quella pletora di persone che millantando una sorta di anglofonia usavano parlare in italiano dicendo cose "sai, quest'estate vado a BAston" o "mi mandi un file di Ueurd" con la pronuncia inglese al posto di "Boston" e "Uord" detto maccheronicamente all'italiana.

In realtà trovavo (e trovo ancora) molto buffe certe forzature. E lo dice uno che, pur vergognandosene, usa un botto di termini inglesi ad minchiam...

Ma stamattina ascolto uno spot alla radio che parla dell'ennesimo (boh.. il trecentesimo?) libro di Sthephen King.

Lo spot è basato sulla ripetizione ad libitum del nome del prolifico autore statunitense.

"Il nuovo libro di Stephen King"
"Stephen King"
"Stephen King"

Peccato che la tipa dica "STEFEN"....

Ma si pronuncia "STIVEN" cazzo !!!!

Oddio è anche vero che l'inglese è un'opinione eh... E a suffragio cito sempre la famosa canzone di Liza Minnelli (o quantomeno io la ricordo cantata da lei) che dice una cosa del tipo:
"You say Poteto and I say Potato, you say Tometo and I say Tomato..", proprio a raccontare che , specie negli Stati Uniti, ognuno se la pronuncia un po' come vuole.

Ma su certe cose, quantomeno a livello profondo, non transigo. Quindi la regola:

"la PH si pronuncia irregolarmente V e non F"

è assolutamente ferrea.

Ma non è finita qui, eh...

Nike
Essendo un personaggio della mitologia greca, bisognerebbe pronunciarlo "niche". Ma tutti noi la pronunciamo "naic" perché pare più "uattsamerrica".
In realtà, quantomeno negli spot, gli americani dicono "naichi"... Oddio so che fa ridere cominciare a dire "naichi" eh.. Difatti io dico ancora "naic" ma sto cercando di guarire.

Levi's
Da noi si dice "levis" ma quando vado negli USA alla TV dicono "livais".

Facciamocene una ragione :)

martedì 2 ottobre 2007

Newbie (-8)


Indovina anche tu il "criptico" messaggio insito nell'immagine :)

Io, Esperto Di Internet per Repubblica (il giornale)

Era il 13 agosto ed ero a casa. A lavorare da casa....

Mi chiama Jaime D'Alessandro, un vecchio amico, romano e giornalista per repubblica, repubblica.it, il venerdì, XL e chissà cos'altro, curatore di mostre ed autore di diversi libri dedicati al videogioco.

Mi fa "Adso, mi stanno martellando dalla redazione!! Hanno hackato il sito dell'ONU e vogliono un pezzo entro mezz'ora !!! Dimmi, come si fa ad hackare un sito ?"

E lì parto con il mio solito sproloquio.. faccio il solito professorone, un po' sboronello e bon :)

Il giorno dopo esce il giornale in edicola ed eccomi citato come Esperto di Internet !!!!

Casso davvero non me l'aspettavo !!! Voglio dire... è agosto e di solito ad agosto i giornali, come dire, mi vanno un po' in pappa e pubblicano le peggio cose, per riempire... Ma davvero non me l'aspettavo!!

Certo, Jaime doveva essere proprio disperato ed il 13 agosto non è riuscito a trovare qualcuno di meglio, non so... un professore di qualche università, un esperto di sicurezza di una banca o un qualche alto ufficiale della polizia postale, ochessoio.. E alla fine, disperato si è attaccato al cellulare e ha trovato l'ultimo pirla :P

Questo ovviamente non mi esime dal fare la ruota, come i pavoni.

D'altronde, io sono un Esperto di Internet per Repubblica.. e tu no !

PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR....................

lunedì 1 ottobre 2007

La Barzelletta Che Fa Ridere Solo Me (41)

Ci sono tre ingegneri in macchina, un ingegnere meccanico, un ingegnere elettronico ed uno informatico. Improvvisamente il motore della macchina si mette a tossire e si spegne.

L'ingegnere meccanico dice: " è chiaramente un problema alla pompa della benzina."
L'ingegnere elettronico risponde: "Non dite idiozie è un problema alla centralina elettronica."
L'ingegnere informatico infine propone: "Sentite ragazzi perché non proviamo a scendere e risalire... ?"

(ah quanta verità... :P)